Oltrequota è un’associazione di professionisti che ha come obiettivo di diventare l’acceleratore dello sviluppo e del successo per le piccole e medie aziende che si associano, utilizzando l’esclusivo Coaching Circolare Gabellini, che ci consente di definirci “Human Business Accelerator”

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Il Coaching Circolare “Gabellini” come Metodo di sviluppo Aziendale
Siamo il primo gruppo consulenziale che propone un metodo di Coaching come strumento per lo sviluppo ed il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Siamo talmente convinti che qualsiasi azienda, prima che di uffici, stabilimenti, macchinari e prodotti o servizi sia costituita di persone e che il successo sia creato dalle persone che ci lavorano più che da tutti gli altri elementi (sicuramente importanti, ma incapaci di porsi obiettivi con entusiasmo) che siamo sicuri di poter mantenere le promesse agendo prima sulle persone e poi su tutti gli altri elementi che portano al successo.
Per questo Oltrequota è un Human Business Accelerator. E tutti i suoi membri ed i suoi partner hanno percorso il metodo Gabellini.
Che cosa è il Coaching Circolare Gabellini
Un metodo che rappresenta attraverso la visualizzazione grafica di una ruota, ciascuno dei dieci livelli di ogni singolo fenomeno fra quelli che ogni giorno una persona si trova a dover affrontare, mettendone in luce gli aspetti positivi o negativi che possono essere migliorati.
La ruota rappresenta graficamente i temi della vita di una persona basandosi sui risultati di 100 domande su tre aree, divise in 10 livelli. La somma dei 10 livelli è la risposta esaustiva delle varie sfide che ciascuno di noi si trova necessariamente ad affrontare durante la vita di ogni giorno.
I 10 livelli contendono fra di loro il totale dell’attenzione, che è l’energia disponibile di una persona ogni giorno. Noi matematicamente li calcoliamo come 100%, ma è solo una pura valutazione dei rapporti di competizione fra i vari livelli che dovranno essere il più possibile equiparati.
Questi valori sono indicatori dell’uso che si fa della propria Resilienza nei comportamenti dinamici che compongono la Resilienza stessa.
La legge dell’Universo del Continuo Cambiamento dice che ci deve essere ARMONIA tra di loro: la vita ogni giorno cambia e la persona decide come, dove e quando realizzare i propri obiettivi. Ogni giorno noi ci poniamo dei target attribuendo importanza e priorità ad uno o più di uno, sapendo che non saranno mai gli stessi come importanza. Infatti questi cambiamenti sono legati alla gestione della energia rispetto alle sfide che ci poniamo.
Iscriviti a Oltrequota e scopri cos’è come puoi migliorare la tua vita e il tuo business con il Coaching Circolare
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Albina Gabellini
Mentore e Consigliere

CV Albina Gabellini
Ho 82 anni, figli e nipoti, ma mi sento incredibilmente piena di energia (grazie al metodo Gabellini, dico io!!)
Mi sono laureata in economia e commercio in Ancona (ex Carlo Bo- Urbino), nel 1967, con specializzazione al Politecnico in Marketing, Informatica, Telecomunicazioni.
Dal 1969 al 2004 E-learning, Plato, Control Data Corporation Minneapolis – il primo sistema di formazione a distanza al mondo - dal 1976 al 1981.
Formatrice post laurea di promotori finanziari, in econometria per il conseguimento del patentino Consob e la gestione dei mercati. 1998/2005
Coach – life & business – basato sulla psicologia cognitiva, focalizzato al supporto (anche sociale e gratuito) ai manager bancari/finanziari dal 1981 fino ad oggi.
Ho praticato free climbing/ alpinismo e immersioni in varie nazioni.
Ho scritto moltissimi libri.
Faccio ricerca scientifica nel campo della “Resilienza” nella convinzione che il Metodo Resiliente della mia Nuova Pedagogia Cognitiva, METODO GABELLINI, costruita come uno specchio del funzionamento del cervello e dei sensi, normata sulla Psicologia cognitiva, possa aiutare i bambini fin da piccoli a superare in autonomia le difficoltà della vita.
Piercarlo Borgogelli
Presidente

CV Piercarlo Borgogelli
Nasco come pubblicitario nel 1970. Ho lavorato in grosse agenzie internazionali quali Ogylvy&Mather, McCannErickson, Armando Testa, sia in Italia che all’estero su grandi clienti quali Ford, La l’Oreal, American Express, Nestlè, Cinzano e moltissimi altri così come mi sono occupato, da titolare di piccole agenzie, di PMI e Start Up, ricevendo anche premi e onorificenze sia come Direttore Creativo che come Direttore di Agenzia. Ho sviluppato una profonda conoscenza del Marketing Territoriale e della gestione della Brand Image.
Ho anche passato una decina di anni nella Repubblica Dominicana come creatore e gestore di un famoso villaggio Turistico, ceduto poi ai Viaggi del Ventaglio e passando poi in McCann Erickson Dominicana. Ho mantenuto molte conoscenze nel paese, con alcune delle quali sta ancora collaborando.
Ho anche realizzato diverse campagne pubblicitarie nel settore della politica.
Dal 2000 ho diversificato la mia attività con agenzie di spettacolo, gestendo artisti, realizzando grandi eventi quali concerti e grandi convegni ed occupandomi di Testimonial per la pubblicità (Elio e le Storie tese per Cynar, Uma Turmann per Alfa Romeo, Christopher Lambert per Fiat) etc.
Ho scritto e prodotto documentari, spettacoli televisivi (anche per Rai2) e teatrali. Adesso mi sto occupando anche del Milano Off Fringe Festival (teatro e arti varie).
Come Hobby ho la falegnameria e la meccanica (il lavoro manuale è per me il miglior antistress).
Skill
Velocità di analisi e capacità di sintesi – Team leading – Vision – Senso delle proporzioni
Interessi culturali
Attualità politica, sociologia, nuove tecnologie, arredamento e urbanistica, teatro.
Sport
Sci, Vela, Go kart e motociclismo
Cariche attuali
Presidente Associazione Oltrequota
Presidente Club Oltrequota
Vice Presidente Forum Proprietà Intellettuale
Vice Presidente World Fashion Organization
Consulente Next Trends Communication
Consulente Milano Fringe Festival
Maurizio Salin
Consigliere

CV Maurizio Salin
.Sono nato a Milano il 27/01/1956.
Terminati a fatica con 65/100 gli studi, ho capito subito che non ero portato per l'indirizzo verso il quale mi aveva spinto la famiglia. Viste le mie capacità oratorie e la innata spregiudicatezza, ho aperto la mia prima attività, una agenzia di consulenza in marketing e comunicazione in società con un amico d'infanzia, iniziando a lavorare su campagne di merchandising nella GDO, crescendo poi con l’acquisizione di clienti quali CRE (centro ricerche estetiche) e Italorologi ( distributore in Italia di Longines) ,portandoli in breve a raddoppiare clienti e fatturato.
Terminata l'esperienza societaria, inizio quella individuale con un cliente nel mondo della pelletteria ( Abens professional), portando anche questa azienda a grandi risultati commerciali.
Dagli anni '80 ai '90 ho seguito le campagne prodotto per alcune aziende farmaceutiche quali Lepetit, Merck sharp dohme, Angelini, studiando le strategie per gli informatori scientifici, specificatamente per ogni prodotto.
Gli anni '90 mi vedono impegnato come socio di minoranza e Account presso la società Margherita Srl, una bella realtà, fortemente tecnologica ed all'avanguardia per il periodo, dove potei diede sfogo alla mia fantasia con clienti del calibro di Saint Gobain. Ma soprattutto ho avuto la possibilità di seguire lo sviluppo di una nascente onlus, "Angeli", dove la presidentessa era una giovane "tetra-spastica". Con il fotografo Bob Krieger ho realizzato il primo calendario con una “diversamente abile” con enorme successo (“Striscia la notizia”, Maurizio Costanzo Show. Il Corriere della Sera). Questo ci permise di far crescere “Angeli” e di sviluppare tanti altri bellissimi eventi.
Nel frattempo, da grande appassionato di motociclette, ho acquistato una piccola rivista del settore e la ho trasformata in "Moto Media Racing", una rivista che tirava 22.000 copie, con relativo sito internet, il primo del settore, dalla quale prese ispirazione "Sport Week" inserto nascente di Gazzetta dello Sport. Nel 2003 ho aperto "Stile Italia". una società di importazione con 6.000mq. di magazzini, cui seguì l’apertura di un ufficio a Shanghai, con relativo mio soggiorno in Cina, al quale ho fatto seguire un soggiorno sabbatico di tre anni a Santo Domingo.
Attualmente sono Consigliere di Oltrequota.
Libero Fusi
Segretario Generale

CV Libero Fusi
Sono nato nell’ottobre del 1959 e mi sono laureato in Fisica - Indirizzo applicativo - Orientamento Informatico, all’ Università Statale di Milano, con la votazione di 110/110 e lode.
Viste le mie innumerevoli conoscenze “orizzontali e verticali” quali : Applicazioni Client/Server, Data base relazionali, Strumenti di modellazione dati, Data Warehouse e Decision Support Systems, Intelligenza artificiale e sistemi esperti, Archiviazione documentale , Architettura, strumenti e programmazione in ambiente INTERNET, Strumenti e ambienti di posta elettronica e workflow, Controllo accessi e rilevazione presenze, Tematiche di rete, Organizzazione dei progetti, Digital marketing , inizio la mia carriera in Syntax SpA – Milano • Settore Servizi IT – SW house, come programmatore ed in seguito analista per un progetto di telecomunicazioni per il Centro Meteorologico di Mosca.
Realizzo l’installazione e l’avviamento a Mosca (dove mi trasferisco) dal 1986 al 1988 e successivamente vengo selezionato come Responsabile dell’installazione ed avviamento di un progetto di telecomunicazioni per la rete ferroviaria sovietica (sette nodi principali collegati da linee X25) e quindi della Gestione del gruppo di installazione e avviamento presso la sede di Mosca (1989-1990) con l’avviamento dei 6 nodi remoti dislocati in 6 nazioni dell’allora URSS.
In seguito negli anni 90 mi dedico alla gestione e coordinamento di un centinaio di progetti in vari ambienti applicativi e settori, per i clienti Italtel, Pirelli, Solvay, Ansaldo, Pharmacia &, Upjohn, Snamprogetti, Albacom, Metro Commerciale, Forgital e altri progetti di automazione industriale e di building automation,
A seguire mi occupo di Progetti gestionali in architettura Client/Server, Responsabile della Divisione Sviluppo Software, Coordinamento delle risorse . Account Management e Project management.
Nel 2016, vista la grande esperienza maturata, mi viene chiesto di assumere la carica di Vice presidente del club del Marketing e della Comunicazione.
Oggi, Segretario generale della associazione Oltrequota mi occupo di Marketing e Strategic consulting, account e sales manager e business developer, con focus su E-commerce e SEO), Digital marketing (Web, Mobile advertising, DEM, SEO, Social campaigns).
Claudia Pozzi
Consigliere

CV Claudia Pozzi
Dopo alcuni anni nel campo delle pubbliche relazioni e degli eventi speciali, nel 1991 inizio a collaborare con il primo studio in Italia di Consulenza di fundraising per le organizzazioni nonprofit (lo Studio Lentati), dove gestisco clienti come Action Aid, Missioni Don Bosco e la Lega del Filo d’Oro. Inoltre assisto Beatrice Lentati nell’organizzazione italiana dell’International Fundraising Congress, il più grande evento internazionale sulle tecniche di fundraising.
Approdo poi in Aragorn, agenzia di comunicazione sociale, eventi e fundraising nel 2002 dove, per la Divisione Fundraising e Marketing Sociale, assisto le organizzazioni clienti nell’attività quotidiana di raccolta fondi e coordino in particolar modo le campagne di acquisizione e gestione donatori.
Dal 2005 mi metto in proprio, scegliendo di offrire la mia consulenza attraverso Network di professionisti del Terzo Settore, il che mi permette di lavorare a stretto contatto con le Organizzazioni Non Profit in modo da ottimizzare prima di tutto le potenzialità e le opportunità interne, individuando poi un piano di sviluppo efficace e personalizzato, coerente con la specifica realtà della ONP.
Attualmente opero attraverso il Network BetterFly che offre consulenza e servizi agli Enti del Terzo Settore, coprendo tutte le aree necessarie per la crescita lo sviluppo della sostenibilità dell’ente, e alle Società Benefit, mettendo a disposizione delle aziende l’esperienza in progetti di Responsabilità sociale d’Impresa e il raggiungimento dei criteri ESG individuando collaborazioni con organizzazioni nonprofit idonee agli obiettivi identificati.
Questa esperienza ho poi deciso di metterla a disposizione di OltreQuota che presiedo dalla sua nascita.
Socia senior di ASSIF – Associazione Italiana Fundraiser e Valutatore Ispettivo
Certificazione OLC – Aachen Sas
Diploma di Mindfulness counselor.
Gianfranco Serra
Consigliere

Negli anni abbiamo stretto e consolidato diverse partnership, strategiche e tecnologiche, che ci permettono di offrire il miglior servizio e consulenza in tutti gli ambiti di business e nei diversi mercati.






Grandi professionisti ritiratisi dall’attività che possono mettere a disposizione la loro grande professionalità ed il loro Know How a prezzi non paragonabili con il loro valore reale.
Perché non è mai troppo tardi per diventare startupper. Siamo fortemente convinti della validità del fenomeno dei silver startupper o silver tutor. Si tratta di guidare o fare da Tutor a realtà imprenditoriali nascenti o già esistenti da parte di innovatori dai capelli d’argento. L’economia delle neo-imprese vira verso il coinvolgimento di figure imprenditoriali e manageriali mature, oltre la retorica giovanilistica della prima narrativa dell’innovazione. Cinquantenni, sessantenni e settantenni che come piano B del proprio percorso professionale (e personale) decidono di fare da tutor alle nuove o già esistenti aziende. Oggi negli Stati Uniti 1 impresa su 3 è avviata da qualcuno di 50 o più anni. Ma c’è di più. Se solo il 28% delle startup create dai giovani durano più di tre anni, per quelle accese da over 60 il tasso di successo è del 70%. Si chiama Longevity Economy.
Hai i capelli bianchi e tanta esperienza? Siamo alla ricerca di persone che credono nella Longevity EconomY:
L'iscrizione a Oltrequota
I vantaggi dell'iscrizione a Oltrequota
- Corso di coaching cognitivo Junior. Formazione di 2 mesi con rilascio di Attestato
- Ruota del ragionamento circolare con 2 ore di consulenza
- Screening dei tuoi migliori clienti (max 100) per valutazione economica
- Sconto del 20% su servizi, iniziative, eventi e altri corsi diversi dal Coaching cognitivo
- Possibilità di avere il Biglietto da visita Touch Screen One Net al costo di soli 60 euro (prezzo speciale riservato ai soci Oltrequota)
Il valore complessivo di quanto offerto supera il valore di 3.000 euro
I soci-amici
Il Club, già per sua natura, ha una funzione di conoscenza interpersonale che crea delle possibilità di sviluppi B2B, che prevederà presto una cena mensile e una serie di eventi dedicati ai soci sia per lo sviluppo delle reciproche conoscenze ( ad esempio corse a squadre in Go Kart con analisi comportamentale), sia per l’arricchimento su argomenti quali l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nelle PMI con l’intervento di personalità del settore ( ad es. alcuni dei nostri Partners Teachers) in apposite ristrette riunioni, ed in altre iniziative simili sviluppate anche su suggerimento dei soci.
In pratica un club di amici che vogliono insieme imparare in maniera piacevole a volare Oltrequota
Il Club Oltrequota
Il Club Oltrequota è un Club esclusivo di imprenditori che hanno deciso di applicare il Coaching Circolare Gabellini come “Modus Vivendi” sia personalmente che nelle loro aziende.
L’adesione al Club offre con la quota associativa un corso di formazione di Coaching Circolare Senior.

I vantaggi dell'iscrizione al Club
- Quota abbonamento annuale Associazione Oltrequota
- Corso di coaching cognitivo Senior. Formazione di sei mesi con rilascio di Attestato
- Ruota del ragionamento circolare con 2 ore di consulenza personalizzata
- Screening dei tuoi migliori clienti (max 100) e individuazione potenziali clienti
- Utilizzo autonomo della ruota del ragionamento circolare con un’ora di consulenza
- Consolidamento del branding attraverso la stesura del testo di un libro biografico
- Sconto del 20% su servizi, iniziative, eventi e altri corsi diversi dal Coaching cognitivo
- Possibilità di avere il Biglietto da visita Touch Screen One Net al costo di soli 60 euro
- Inoltre hai diritto allo screening gratuito (a parte eventuali costi vivi di viaggio e soggiorno) della tua azienda effettuato da due membri dello staff consulenziale di Oltrequota o di “Silver Tutor”, che interfacciandosi con la realtà della tua azienda, redigeranno una sintetica relazione sulle eventuali implementazioni di struttura e di formazione dell’azienda, consigliando anche eventuali consulenti a tariffe pre concordate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il valore complessivo di quanto offerto supera il valore di 8.000 euro
Progetti lavorati
120
Città servite
350
Clienti soddisfatti
45
Anni di esperienza
Come operiamo
Con i soci di OltreQuota oltre a quanto incluso nella quota associativa offriamo l’accesso ai nostri servizi e alle nostre iniziative quali corsi di formazione, eventi, ecc..
Con i soci del Club OltreQuota, oltre a quanto incluso nella quota associativa, facciamo una analisi gratuita dello “Status quo” (spese di viaggio e soggiorno a parte) con interazione con tutti gli elementi umani e tecnici dell’Azienda e al finale, stesura di una relazione con i punti forti e i punti deboli dell’Azienda.
CV Libero Fusi
Sono nato nell’ottobre del 1959 e mi sono laureato in Fisica - Indirizzo applicativo - Orientamento Informatico, all’ Università Statale di Milano, con la votazione di 110/110 e lode.
Viste le mie innumerevoli conoscenze “orizzontali e verticali” quali : Applicazioni Client/Server, Data base relazionali, Strumenti di modellazione dati, Data Warehouse e Decision Support Systems, Intelligenza artificiale e sistemi esperti, Archiviazione documentale , Architettura, strumenti e programmazione in ambiente INTERNET, Strumenti e ambienti di posta elettronica e workflow, Controllo accessi e rilevazione presenze, Tematiche di rete, Organizzazione dei progetti, Digital marketing , inizio la mia carriera in Syntax SpA – Milano • Settore Servizi IT – SW house, come programmatore ed in seguito analista per un progetto di telecomunicazioni per il Centro Meteorologico di Mosca.
Realizzo l’installazione e l’avviamento a Mosca (dove mi trasferisco) dal 1986 al 1988 e successivamente vengo selezionato come Responsabile dell’installazione ed avviamento di un progetto di telecomunicazioni per la rete ferroviaria sovietica (sette nodi principali collegati da linee X25) e quindi della Gestione del gruppo di installazione e avviamento presso la sede di Mosca (1989-1990) con l’avviamento dei 6 nodi remoti dislocati in 6 nazioni dell’allora URSS.
In seguito negli anni 90 mi dedico alla gestione e coordinamento di un centinaio di progetti in vari ambienti applicativi e settori, per i clienti Italtel, Pirelli, Solvay, Ansaldo, Pharmacia &, Upjohn, Snamprogetti, Albacom, Metro Commerciale, Forgital e altri progetti di automazione industriale e di building automation,
A seguire mi occupo di Progetti gestionali in architettura Client/Server, Responsabile della Divisione Sviluppo Software, Coordinamento delle risorse . Account Management e Project management.
Nel 2016, vista la grande esperienza maturata, mi viene chiesto di assumere la carica di Vice presidente del club del Marketing e della Comunicazione.
Oggi, Segretario generale della associazione Oltrequota mi occupo di Marketing e Strategic consulting, account e sales manager e business developer, con focus su E-commerce e SEO), Digital marketing (Web, Mobile advertising, DEM, SEO, Social campaigns).
Cosa possiamo fare
Analisi Patrimoniale
Fiscalità
Finanziamenti da Banche italiane
Finanziamenti da Banche estere
Finanziamenti Assicurativi
Gestione TFR e TFM
Analisi dello stato relazionale aziendale con i clienti
Analisi dello stato relazionale aziendale con i fornitori
Analisi dello stato relazionale con i dipendenti
Analisi dello stato relazionale dell’Azienda con il territorio
Correttivi con Coaching Circolare Gabellini
Coaching Gabellini
Corsi di formazione finanziati dal Governo
Corsi di Regia televisiva e creatività
Capitalizzazione dei valori aziendali non tangibili
Responsabilità sociale d’Impresa e Rating ESG attraverso progetti sociali
Applicazione di Intelligenza artificiale
Digitalizzazione dati
Gestione flussi
Analisi ed eventuale ristrutturazione rete anche con soluzioni innovative
Internazionalizzazione su paesi mirati
- Spagna
- Germania
- Austria
- Spagna
- Inghilterra
- Albania
- Cina
- Stati Uniti
- Repubblica Domenicana
- Africa Paesi Francofoni
- Dubai
Come iscriversi a Oltrequota

Oltrequota
Quota associativa annuale
- Corso di formazione di coaching cognitivo Junior di due mesi con Attestato
- Ruota del ragionamento circolare con 2 ore di consulenza
- Screening dei tuoi migliori clienti (max 100)
- Sconto del 10% su servizi, iniziative e corsi a pagamento
- Onet Card a contatto con realtà aumentata a solo € 60 (prezzo riservato ai soci Oltrequota)
-
- Per un valore totale di oltre 3000 euro
-

Oltrequota Club
Quota associativa annuale
- Quota associativa annuale Associazione Oltrequota
- Corso di formazione di coaching cognitivo Senior con Attestato
- Ruota del ragionamento circolare con 2 ore di consulenza
- Utilizzo autonomo della ruota del ragionamento circolare con un’ora di consulenza
- Screening dei tuoi migliori clienti (max 100) e individuazione potenziali clienti
- Sconto del 20% sui servizi, iniziative e corsi a pagamento
- Consolidamento del branding attraverso la stesura del testo di un libro biografico
- Screening gratuito (a parte eventuali costi vivi di viaggio e soggiorno) della tua azienda effettuato da due membri dello staff consulenziale di Oltrequota o di “Silver Tutor”, che interfacciandosi con la realtà della tua azienda, redigeranno una sintetica relazione sulle eventuali implementazioni di struttura e di formazione dell’azienda, consigliando anche eventuali consulenti a tariffe pre concordate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
- Possibilità di avere Onet Card a contatto con realtà aumentata a solo € 60 (prezzo riservato ai soci Oltrequota)
-
- Per un valore totale di oltre 8000 euro
Relazione dell’Azienda con il Territorio
Tutte le Aziende hanno delle radici! Trattiamole con cura per permettere una grande crescita
Il legame tra le imprese e il territorio di appartenenza è un elemento fondamentale per incrementare la crescita economica locale; la relazione che si instaura, infatti, concorre nel rafforzare il tessuto sociale della zona. Innanzitutto, le aziende rappresentano un'importante fonte di occupazione locale.
Partiamo allora dalle parole chiave che compongono il titolo scelto per la costruzione di questi pensieri: relazioni, impresa, territorio.
Crediamo però valga la pena di dedicare un po’ di tempo alla parola territorio per capire cosa esso sia.
Per cogliere la natura di queste “delimitazioni umane” è bene volgere lo sguardo al significato etimologico della parola territorio.
Il motivo è semplice: in modo più o meno consapevole abbiamo sempre studiato l’impresa nei suoi rapporti con il territorio, assecondando un approccio manageriale che ha nei fatti considerato il contesto territoriale come un puro e semplice “oggetto”, un terreno di conquista, una risorsa da sfruttare.
Invero, l’impresa capitalistica, quella distaccata, tecnica, calcolatrice e guidata da una tecnostruttura manageriale vicina alle proprie esigenze, piuttosto che a quelle della comunità di interessi che gravitano intorno ad essa, frequentemente si è appropriata delle risorse di un territorio, per poi abbandonarlo quando queste si erano esaurite, oppure quando il territorio nel suo progredire richiamava maggiori attenzioni introducendo crescenti vincoli all’azione dell’impresa o, comunque, quando, per una ragione o per un’altra, si presentavano altrove condizioni più favorevoli.
Come dire che produrre in un’area o in un’altra non fa differenza alcuna; come dire che il solo fine dell’impresa è la massimizzazione del profitto; come dire che il processo decisionale deve fondarsi sul breve periodo - quello delle trimestrali di bilancio - piuttosto che su un orizzonte che trascende le vicende delle singole persone.
Purtroppo è a questo tipo di impresa che sono ispirate le tecniche manageriali provenienti da oltre oceano sulle ali di prestigiose Business School. Quelle tecniche e quelle logiche delle quali ci siamo nutriti e alle quali abbiamo in qualche modo asservito il nostro pensiero, abdicando alla nostra fondante identità culturale in campo economico aziendale e avvicinandoci con soggezione e timore reverenziale al luccicante mondo della lingua inglese - meglio sarebbe dire statunitense - che colonizza il pensiero manageriale fondato su altri linguaggi, relegandolo in una diversità che perde l’orgoglio di sé e osserva timidamente l’avanzare dell’omologazione e della subalternità culturale.
Tuttavia, e per fortuna, l’impresa non è solo quella corsara interpretata dalle sue forme capitalistiche pure, nelle quali la tecnica ha definitivamente preso il sopravvento sulle persone e sulle relazioni dettando le regole del governo dell’impresa. Esistono altri tipi di imprese nel nostro Paese, come nel mondo, consapevoli che il territorio non è uno spazio-luogo da saccheggiare, ma l’ambito nel quale creare e diffondere benessere e progresso. E le tante esperienze delle forme di sviluppo locale secondo i tratti della specializzazione o della varietà produttiva, pur con tutti i limiti che possono possedere, stanno lì a dimostrarlo, allo stesso modo di quelle imprese familiari che, seppur di grandi dimensioni, non hanno disgiunto proprietà e controllo preservando l’anima dell’impresa e con essa la sua vocazione a produrre valore per l’insieme dei soggetti e delle organizzazioni con le quali partecipano ad un percorso diretto a creare e diffondere un reciproco benessere.
Il territorio è come un forziere di valori, conoscenze, cultura, arte, spesso invisibili, perché sepolti sotto una spessa coltre di polvere, prodotta dalla velocità imposta da un “fare” che impedisce di “agire” e pensare il futuro con piena consapevolezza di sé.
Il territorio è la gente che lo abita, l’ambiente naturale che lo caratterizza, la storia che lo ha plasmato,
Il territorio è la “fabbrica” della creatività che scaturisce da una “costellazione di soggetti” proiettata alla ricerca del proprio futuro sulla base della memoria del proprio passato.
Non ci sono territori giusti o sbagliati, ci sono solo territori capiti o non capiti nella propria naturale vocazione.
Bene. Se ci si pone in questa prospettiva è facile percepire come la produzione in un luogo o in un altro non possa che essere diversa nei risultati, perché diversi sono la cultura e il mondo che portano ad essi. Ma risulta altrettanto evidente che lo sviluppo in una determinata area è sempre possibile se si sa dialogare con il genius loci che la contraddistingue.
Invero, l’impresa che opta per una delocalizzazione produttiva, guidata dal miraggio di minori costi, agisce ritenendo che la produzione in un luogo sia indifferente rispetto alla produzione in un altro luogo. Agisce cioè considerando il territorio come un non luogo, come se gli spazi non fossero identitari, relazionali e storicizzati . Agisce come fosse possibile azzerare il valore delle diversità culturali dei soggetti che partecipano al processo produttivo, secondo una logica di omologazione generalizzata, che appiattisce e riduce la varietà, affiancandosi alla ricerca di una triste globalizzazione degli stili di vita e di consumo, perseguita attraverso una rinnovata e pervasiva comunicazione di massa a sostegno del primato del consumismo di mercato.
Così può accadere che il prodotto sia localizzato, come “Made in Italy”, ma non lo sia più la fabbrica, posta in un non luogo, o in una molteplicità di luoghi, fuori dall’Italia nei quali viene portato il processo produttivo.
In realtà, questa scelta si basa sul convincimento manageriale che tutta la bontà del risultato stia nella testa di chi guida l’impresa, stia nelle regole organizzative che trasferisce a persone che nella sua visione non sono esseri pensanti, bensì prolungamenti delle macchine, né più meno di quanto riteneva il fordismo industriale di prima generazione.
Ma la conoscenza, il saper fare, non è solo nella testa di chi definisce le regole, è anche, e a volte soprattutto, nella testa e nelle mani di chi fa e come tale è un patrimonio diffuso all’interno dell’organizzazione e nella cultura delle persone che vi partecipano.
Ma tutto questo a chi delocalizza poco interessa: la scelta è, infatti, guidata da un semplice meccanismo economico giustificato dalla necessità di competere con concorrenti agguerriti dal lato dei costi.
È una scelta, certo, del tutto legittima. Ma è una resa dell’intelligenza imprenditoriale che cede ai principi della logica finanziaria di breve periodo, del tutto e subito, evitando di impegnarsi nella costruzione del nuovo possibile attraverso la valorizzazione delle risorse che fanno l’unicità di una organizzazione e di un luogo.
È una scelta che mostra come il management ritenga il territorio “altro da sé”, quando, invece, l’impresa non è un corpo estraneo, né un ospite del territorio, ma ne è parte attiva e vitale allorquando decida di fare propria questa visione.
Invero, in queste fasi la comunità è portata a chiedere di più. È portata a rimettere in discussione i meccanismi di appropriazione del valore prodotto, chiedendo all’impresa di essere protagonista - e non solo dal punto di vista finanziario - dei processi diretti alla soluzione di problemi locali che ostacolano il progredire nella diffusione di benessere.
Ma l’impresa radicata, l’impresa che si sente parte del territorio in cui sviluppa la propria attività, è ben consapevole che l’aumento della complessità sociale che si affianca a quella produttiva e di mercato, porta con sé anche un patrimonio di sollecitazioni e contaminazioni culturali, che sostengono il rinnovamento continuo dell’imprenditorialità vera. Di quella imprenditorialità tesa ad aprire strade nuove crescendo nel mondo attraverso lo sviluppo e il progresso dei territori nei quali opera, quella che si conferma come la più creativa costruzione umana per la produzione e diffusione di benessere.
L’impresa radicata ha ben chiaro quello che è il suo intimo legame con il territorio e lo porta con sé come un valore profondo, ovunque nel mondo intenda svilupparsi.
Ed il territorio, per parte sua, sa ben riconoscere il valore di questa impresa stringendo con essa un’ideale alleanza fondata sulla stima e sul rispetto reciproco.
Ma lo sottolineano anche imprese come la Pedrollo, che produce e vende elettropompe in 160 Paesi del mondo e realizza a San Bonifacio - un comune tra Verona e Vicenza - tutta la filiera produttiva con livelli di innovazione tecnologica e creativa impensabili al di fuori di un approccio culturale che riconosce il valore della reciprocità nelle relazioni con i territori nei quali produce e vende. Reciprocità posta a fondamento di un circuito cooperativo che si inoltra nei meandri della consonanza e dell’armonia, creando le condizioni per lo sviluppo dell’impresa e il progresso della comunità che con essa interagisce.
Giunti a questo punto, spuntano per incanto una serie di domande sul ruolo che l’impresa potrebbe-dovrebbe avere come attore virtuoso del territorio in cui vive.
- Cosa significa per l’impresa e il territorio agire in armonia?
- La teoria degli stakeholder riesce a spiegare questa relazione? Non va rivisitata da questo punto di vista?
- È possibile pensare ad una “intelligenza territoriale” capace di contribuire ad armonizzare la produzione per il benessere, lo sviluppo ed il progresso di un’area?
- Non si può pensare ad un mondo globale non omologato, ma frutto delle relazioni di scambio tra le diversità presenti nella varietà dei patrimoni territoriali?
- L’innovazione tecnologica in atto non potrebbe riaprire le porte al piccolo e alle relazioni vitali con il territorio?
Ma queste domande ne richiamano altre di ancor più ampio respiro riferite al ruolo dell’impresa come costruttore di benessere. (Claudio Baccarani- Gaetano M. Golinelli)
Oltrequota vi può aiutare a rispondere a queste domande
Responsabilità sociale d’Impresa e Rating ESG attraverso progetti sociali
La Responsabilità Sociale di Impresa è diventata sempre più importante negli ultimi anni, poiché le aziende sono attori importanti nel contribuire al benessere sociale e ambientale oltre al semplice profitto finanziario. La RSI può migliorare la reputazione dell’azienda, aumentare la fiducia dei clienti e contribuire a una cultura aziendale sostenibile.
La responsabilità sociale di una impresa va applicata in ogni suo settore, permeandone ogni attività nei confronti dei dipendenti, dei fornitori, dei clienti, degli stake-holders e, in generale, del territorio. Solo in questo modo si potrà costruire quella reputazione capace di garantire un successo duraturo sul mercato.
La nostra consulenza offre:
Analisi di impatto sociale e ambientale: Aiutare le aziende a valutare l’impatto delle proprie attività su comunità, ambiente e società. Sviluppo di strategie RSI: creare piani su come un’azienda può integrare la responsabilità sociale nelle proprie operazioni, inclusi programmi di sostenibilità, iniziative con Enti del Terzo Settore attraverso partnership efficaci e politiche etiche.
Coinvolgimento degli stakeholder: Facilitare il coinvolgimento delle parti interessate, tra cui dipendenti, clienti, fornitori e comunità locali, per garantire una visione completa delle esigenze e delle aspettative.
Formazione e sensibilizzazione: Offrire programmi di formazione per i dipendenti sull’importanza della CSR e come possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’azienda.
La CSR è un elemento chiave per costruire una reputazione aziendale positiva e contribuire al benessere generale della società. La nostra consulenza può svolgere un ruolo importante nell’aiutare le aziende a adottare pratiche commerciali responsabili e sostenibili.
CRITERI ESG
ESG, acronimo di “Ambiente, Sociale e Governance” (Environmental, Social, and Governance), rappresenta un quadro di valutazione utilizzato per misurare le performance e le pratiche di un’azienda in tre aree principali: ambiente, aspetti sociali e governance aziendale. Questi fattori sono considerati indicatori chiave per valutare la sostenibilità e la responsabilità di un’azienda nei confronti dell’ambiente e della società.
Il Terzo settore, noto anche come settore non profit o organizzazioni della società civile, può giocare un ruolo significativo nell’aiutare le aziende a rispondere ai criteri ESG (Ambiente, Sociale e Governance). Le organizzazioni del terzo settore sono spesso impegnate in iniziative sociali, ambientali e di governance, contribuendo a creare un impatto positivo nella comunità e nella società nel suo complesso.
I professionisti possono affiancare le aziende individuando gli Enti idonei agli obiettivi identificati e a sviluppare collaborazioni professionali ed efficaci.
Ecco come il terzo settore può influenzare e collaborare con le aziende sui criteri ESG:
Progetti e Partnership Sociali:
Le aziende possono collaborare con organizzazioni del terzo settore per sviluppare e implementare progetti sociali e ambientali.
Le partnership possono includere iniziative di responsabilità sociale d’impresa (CSR) e progetti di sviluppo sostenibile.
Sostenibilità Ambientale:
Le organizzazioni ambientali non profit possono fornire consulenza sulle pratiche aziendali sostenibili e contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale.
Programmi di riforestazione, gestione delle risorse idriche e altre iniziative ambientali possono essere promosse attraverso collaborazioni con il terzo settore.
Coinvolgimento delle Comunità Locali:
Il terzo settore spesso opera a livello locale e può facilitare il coinvolgimento delle comunità nelle decisioni aziendali, promuovendo la partecipazione e la trasparenza.
Progetti di sviluppo comunitario possono essere sviluppati in collaborazione con organizzazioni del terzo settore.
Diversità e Inclusione:
Le organizzazioni del terzo settore che si concentrano sulla diversità e sull’inclusione possono collaborare con le aziende per sviluppare politiche e programmi in questo ambito.
Programmi di mentoring, formazione e sviluppo della forza lavoro possono essere implementati attraverso partnership con organizzazioni del terzo settore.
Governance etica e Trasparenza:
Le organizzazioni non profit possono promuovere buone pratiche di governance etica e trasparente.
Partecipazione attiva alle iniziative di integrità aziendale e incoraggiamento alla divulgazione trasparente delle informazioni.
Sviluppo di Standard ESG:
Il terzo settore può contribuire allo sviluppo e all’implementazione di standard ESG attraverso la definizione di linee guida e migliori pratiche.
Coinvolgimento degli Investitori Sociali:
Investitori sociali e fondi etici spesso collaborano con organizzazioni del terzo settore e possono influenzare le decisioni aziendali attraverso il loro coinvolgimento.
L’integrazione del terzo settore nei piani ESG di un’azienda può contribuire a migliorare la reputazione nel lungo termine, la sostenibilità e la coerenza con i valori sociali e ambientali.
La collaborazione tra il settore privato e il terzo settore può creare sinergie che portano a risultati positivi per entrambi e per la società nel suo complesso.
Bilancio sociale
COS’È IL BILANCIO SOCIALE?
E’ il documento extracontabile, di controllo di comunicazione, con cui
l’amministrazione pubblica rende conto agli stakeholder dell’utilizzo fatto delle
risorse a disposizione e del valore generato attraverso l’attività posta in essere.
Esso presenta lo stato di avanzamento dell’attività di gestione
e la realizzazione degli impegni politici assunti, evidenziando:
- cosa è stato fatto rispetto le previsioni (termini quali-quantitativi)
- cosa non è stato fatto e perché
- le criticità incontrate ed ancora presenti
- il giudizio degli stakeholder
I DESTINATARI DEL BILANCIO SOCIALE: GLI STAKEHOLDERS (Parti interessate)
Gli Stakeholder sono tutti coloro che:
- sono influenzati (in senso positivo o negativo) da una politica o un’azione che può
porre in essere l’ente
- o che possono influenzarla (R.E. Freeman, 1984)
L’Ente deve individuarli e stabilire con loro un feed-back costruttivo deve:
1) mappare le categorie generali di interessi diffusi
2) identificare i “portavoce” di ogni categoria
3) Stabilire la modalità più appropriata di coinvolgimento
A COSA SERVE?
Consente agli stakeholder di verificare che ciò che era stato ‘promesso’ è stato realizzato, in tempo e bene ‘come’ sono spese le risorse pubbliche
Consente agli Amministratori di verificare lo stato di attuazione degli impegni assunti e di valutarne l’attualità rispetto alle necessità del territorio degli stakeholder
CONTROLLO STRATEGICO
Concerne il “dovere” di trasparenza e rendicontazione che grava su soggetto che è stato delegato a compiere un impegno per contro di altri. Il dovere di rendicontare investe tutte le “potenzialità”, non solo gli aspetti contabili
L’accountability non equivale al semplice “fornire informazioni”, ma comporta lo spiegare i comportamenti intrapresi e i risultati ottenuti, riportare i fatti rendendoli comprensibili e valutabili da altri (stakeholders) facendo emergere così se la condotta è stata responsabile.
BILANCIO SOCIALE È UN OBBLIGO?
La rendicontazione sociale è volontaria ma fortemente raccomandata
BILANCIO SOCIALE verso BILANCIO CAPITALE INTELLETTUALE
(l’insieme delle conoscenze e delle relazioni che possono essere trasformate in valore)
Capitale Umano
- Conoscenza
- Abilità
- Comportamento
Capitale Strutturale
- Modelli organizzativi
- Brevetti
- Strumenti di comunicazione
Capitale Relazionale
- Immagine
- Reputazione
- Soddisfazione
Creazione del valore
- Conoscenza
- Abilità
- Comportamento - Modelli organizzativi
- Brevetti
- Strumenti di comunicazione
- Immagine
- Reputazione
- Soddisfazione
Capitale Umano
-Insieme delle competenze, attitudini e comportamenti delle persone che animano il Gruppo.
-Insieme delle relazioni instaurate con l’esterno
INDICATORI CU:
- Età media
- Anzianità media del personale aziendale
- % Rappresentanza femminile
- % spesa investita in formazione per i dipendenti
- indice di scolarità risorse umane
- Indice di soddisfazione degli stakeholder
- Indice di part-time/tempo pieno
- Turnover
- Tasso di avanzamento di carriera
- produttività (PROGETTI FIN/PROG. PRESENTATI)
INDICATORI CR:
- Indice di soddisfazione utenti esterni
- Convezioni sottoscritte
- Entrate da convenzioni
- Teaching mobility
INDICATORI CS:
- Investimenti in tecnologia
- Processi riorganizzati
- Patrimonio biblioteca
- Aule e laboratori disponibili
- Brevetti depositati
FINI DEL BILANCIO SOCIALE
Le informazioni riguardano il modo in cui l’azienda opera, con lo scopo di rendere noto che l’attività dell’ente viene svolta in maniera corretta.
Utilizzatori
Collettività intesa nel senso più ampio.
FINI DEL BILANCIO DEL CAPITALE INTELLETTUALE
Evidenziare il ruolo degli asset intangibili dell’ente nelle dinamiche di generazione di valore.
Utilizzatori
Pubblico ristretto
L’Azienda e il territorio
Cosa si intende per marketing territoriale
Quando parliamo di marketing territoriale intendiamo l’insieme di attività mirate a promuovere attività e prodotti di una specifica area geografica.
L’obiettivo è valorizzare le attrattive e i punti distintivi del territorio, in modo da favorirne lo sviluppo.
Non si tratta solo di turismo: il marketing territoriale riguarda anche la valorizzazione di prodotti locali. In questo senso diventa importante la Denominazione Comunale di Origine (De.CO.), un’attestazione che consente ai Comuni di riconoscere e promuovere i prodotti tipici del proprio territorio.
Sebbene spesso non venga sfruttato in modo adeguato, il marketing territoriale può costituire una risorsa di importanza fondamentale: il successo del progetto di questa tipologia dipende in toto dalla pianificazione di una strategia.
web marketing territoriale
Come impostare un piano di marketing territoriale
La progettazione di un piano di marketing territoriale presenta alcune differenze rispetto a piani di marketing più tradizionali.
Anzitutto, è necessario definire le caratteristiche, i valori, i tratti distintivi del territorio: parliamo di panorami, ricchezze naturali e/o architettoniche, tradizione enogastronomica, musei, eccetera.
A partire da quanto sopra è necessario definire obiettivi da raggiungere, pubblico di riferimento e stile comunicativo: sotto molti aspetti, realizzare un piano di marketing territoriale consiste nel definire il brand e lo storytelling ad esso abbinato, in modo da raggiungere un pubblico di persone con delle caratteristiche specifiche (età, livello culturale, tipologia di interessi, etc).
Una volta conclusa l’analisi preliminare, si procede a definire quali strumenti e quali canali di comunicazione utilizzare per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Siti web, strategie SEO e social network costituiscono un ottimo modo per entrare in contatto con persone potenzialmente interessate e cominciare a creare una base di pubblico.
Occhi aperti per bandi e finanziamenti
Con la volontà di incentivare lo sviluppo turistico del territorio, l’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), in collaborazione con il Ministero del Turismo, ha pubblicato il bando “Bonus Marketing Turistico“ mirata a sviluppare la comunicazione online dell’offerta turistica italiana.
Il Bonus Marketing Turismo è solo una delle tante opportunità di finanziamento per le aziende che vogliono puntare sul marketing territoriale sfruttando le tecnologie digitali.
Quando possibile, un piano di marketing turistico territoriale deve sempre sfruttare queste opportunità, in modo da ridurre il rischio di investimento e poter contare su una maggiore “potenza di fuoco”.
Local SEO
Il termine local SEO indica tutte le azioni di web marketing mirate a posizionare un sito web a livello locale.
In questo contesto, i risultati delle ricerche dipendono da tre parametri ben precisi: pertinenza, evidenza e distanza.
Quando parliamo di local SEO e marketing territoriale dobbiamo prestare attenzione ai risultati che appaiono in Google Maps, che vengono mostrati agli utenti che desiderano trovare attività e luoghi di interesse vicino alla località in cui si trovano.
Il sito web è uno dei principali strumenti di local SEO, ma non dobbiamo trascurare Google Business Profile, che a breve verrà aggiornato con funzionalità che consentiranno agli utenti di mettersi direttamente in contatto con enti e aziende per la ricerca di informazioni.
Social Network
Una strategia di comunicazione nei social network può risultare estremamente utile sia in fase di lancio del progetto sia nel lungo termine, per stabilire un contatto diretto con il pubblico e con funzioni di ufficio stampa, diffondendo informazioni e aggiornamenti sulle varie attività svolte.
Le piattaforme da utilizzare (Facebook, YouYube, Instagram, etc) vengono selezionate sulla base del pubblico di riferimento e sugli obiettivi della campagna, anche tenendo conto degli altri strumenti di comunicazione utilizzati. L’uso di inserzioni sponsorizzate può inoltre contribuire ad espandere notevolmente il bacino di pubblico, facendo crescere il brand.